Teatro Rifugio è un progetto che mira a favorire l’inclusione sociale di richiedenti asilo e titolari di protezione, attraverso un articolato laboratorio teatrale.
I partecipanti condividono il processo creativo con altre persone provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo con le più diverse esperienze di vita, dove confondersi, esseri umani tra esseri umani. Il laboratorio infatti si sviluppa in parallelo prima e insieme poi al Laboratorio teatrale interculturale Human Beings, fino a dare come esito uno spettacolo finale.
Il metodo di lavoro è frutto dell’esperienza maturata in 25 anni di attività del laboratorio teatrale interculturale Human Beings, cui si sono aggiunte negli anni specifiche esperienze con richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, in particolare con i progetti Teatro Rifugio (2011-2014) e Oltre il ponte (MigrArti 2016).
La conduzione del laboratorio è affidata a Danilo Cremonte.
Negli ultimi due anni il progetto è stato supportato dall‘Otto per mille della Chiesa Valdese.
Da quest’anno Teatro Rifugio riceve il patrocinio di Amnesty International.
Non canterò nessuna canzone
non c’è fuoco che scalda
solo fuoco che brucia
stanze gelate incendiate
e scappare, scappare
tutto lasciare
lasciare le scarpe le stringhe
il bicchiere
lasciare anche l’anima
cosa ci faccio”
Walter Cremonte, Esuli (“Respingimenti”, ed. LietoColle 2011)
“Teatro Rifugio – luogo protetto per il racconto dell’esilio”
“Vivere significa errare da un’isola all’altra, ognuna delle quali diventa un po’ la nostra patria.” Édouard Glissant.
Le persone rifugiate e richiedenti asilo vivono una condizione esistenziale non autonoma, marginalizzata e con non facili problemi di integrazione. Il laboratorio teatrale – luogo di relazioni, terreno di gioco dei corpi e della fantasia – è già di per sé un’occasione per evadere da un’esistenza programmata da altri, rimuovendo blocchi e stimolando la “funzione creatrice dell’immaginazione…, condizione necessaria della vita quotidiana” (Gianni Rodari).
L’autonomia materiale e la maturazione del desiderio di una reale integrazione necessitano la preliminare ricostruzione delle identità drammaticamente lese. Il laboratorio teatrale garantisce una condizione “protetta” in cui è possibile favorire tale percorso attraverso la pratica dell’improvvisazione e dell’auto-narrazione.
Il laboratorio è diretto da Danilo Cremonte, coadiuvato da Anna Poppiti e Jhans Serna Rayme.
Volontari dell’Associazione “Smascherati!” e tirocinanti offrono la loro collaborazione per la realizzazione dell’iniziativa.
Perugia – Complesso Sant’Anna. Periodo di svolgimento: tutto l’anno.
“Teatro Rifugio 2022” ha il patrocinio di “Amnesty International – Sezione italiana” ed è finanziato dalla Chiesa Valdese attraverso il Bando “Otto per mille”.
Partner del progetto: Regione dell’Umbria, Comune di Perugia, ANCI Umbria, Arci-solidarietà, COOP sociale Perusia, Unitatis Redintegratio Soc coop.