Old News (2011)
“Non più parole da dire / restano solo le bombe / che ci esplodono nella testa / solo le bombe rimangono / e ci succhiano tutto il sangue / restano solo le bombe / che lustrano i teschi dei morti”: sono i versi di Harold Pinter, letti da una giovane del Burundi, che coprono l’ultimo spezzone dello spettacolo intitolato “Vecchie Nuove”. E questo titolo appare qui più che mai appropriato: si rinnova , con le nuove bombe dal cielo, la vecchia guerra di Libia (1911), con le sue novità del primo bombardamento aereo – e conseguente massacro – della storia, celebrato dai versi del più insostenibile D’Annunzio. Come si vede, la storia si ripete, ma non è solo la tragedia che diventa farsa, come voleva il Maestro: c’è anche l’intensificarsi delle capacità distruttive e sempre più vasto e desolato sembra farsi il deserto.
Estratto della recensione a cura di Micropolis
Di e con: Minerva Aceves, Rayhan Alam Ratul, Francesco P. Albano, Sun Ao, Lukasz Banach, Vincenzo Bonanata, Bernadette Brunner, Tang Chao, Jin Chonglin, Sebastian Console, Teresa Drago, Barbara Gande, Zhang Hongjie, Hu Huiming, Eka Mochamad Ilham, Elisa Lorenzini, Lydia Martinez, Yan Mengying, Gerardine Ngazari, Enio Pallaracci, Luciana Rossi Bianconi, Antonio Sansoni, Nicola Tallarini, Enrico Tribbioli, Yin Wantao, Wang Xu, Zhang Yanting, Xiang Yu, Paola Cavazzana, Luo Guixia, Daqui Lema, Olga Lokteva, Anna Ventriglia.
Musiche: Giacomo Rossini: Duetto buffo per due gatti; La banana; Djivan Gasparyan: Anush Garun; Errico Petrella: Jone; G. Rossini: Guglielmo Tell (Sigla inizio RAI); Sigla Isola Famosi; Renato Carosone: E la barca tornò sola; Blues Brohers-James Brown: The Old Landmark; Silvinho do Pandeiro: O mundo mehio; Gorillaz: People; Lena Horne: Stormy Weather; Gea della Garisenda: Tripoli, bel suol d’amore; El General: Message; Roberto Lupi: Saturno (Sigla FINE Rai).
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