Viale Roma, 15 06122 Perugia
+393498618557
smascherati@humanbeings.it

Dal gorgo (2001)

Dal gorgo (2001)

Dal gorgo

Qualcosa che rimane c’è sempre /…legname galleggiante, / un gorgo di parole,/ cantici, bugie, residui: è rottame / che danza e che, sull’acqua, / come sughero c’insegue sguazzando…”.

La citazione da La fine del Titanic di Hans Magnus Enzensberger suggella, ma lascia aperta come una ferita nella memoria e nella coscienza, la rievocazione del “naufragio fantasma” che cinque anni fa, nella notte tempestosa del 26 dicembre 1996, trascinò in fondo al mare 283 vite umane al largo di Capo Passero, in provincia di Siracusa. (…)

Lo spettacolo ideato e recitato da Danilo Cremonte e dagli altri attori del laboratorio teatrale Human Beings (“interculturale” di nome e di fatto: due italiani, un albanese e una coreana), fa riemergere pezzo per pezzo brandelli di vite dal fondo del mare e dall’altro sepolcro più profondo, quel silenzio assordante delle istituzioni e dei media che ha affondato implacabilmente ogni verità e ogni denuncia.

Inutile il grido dei sopravvissuti pakistani, indiani, srilankesi, inutili le inchieste del Guardian, di il manifesto, della Rete antirazzista e di Narcomafie, inutili le testimonianze dei superstiti. Quelle centinaia di morti dovevano restare ignoti e insepolti perché, come racconta Shabir Khan, rappresentante delle famiglie pakistane coinvolte (presente alla prima), “in quei mesi eravamo in sciopero della fame per cambiare la politica dell’immigrazione, e trecento vittime del proibizionismo avrebbero scosso l’opinione pubblica e il governo”.

Fino a quando, nello scorso giugno, il batiscafo di La Repubblica fotografa e pubblica i miseri resti in fondo al mare, proprio laddove convergevano i ricordi dei superstiti e gli orrendi ritrovamenti dei pescatori. “Due miliardi di lire costerebbe il recupero” grida ancora Shabir, “molto meno da quanto lucrarono da quel viaggio i mafiosi, perché le loro famiglie, che non hanno neppure ricevuto un certificato di morte, possano almeno piangere su una tomba”. (…)

Ma il senso di colpa, se non la cinica indifferenza maturata dopo quello che fu il primo grande naufragio nei mari italiani, condanna quei corpi intrappolati nella nave speronata dalla Johan a restare in fondo al mare.(…)

La memoria scava nel gorgo insondabile per i politici e per i giudici di Siracusa, Reggio e Brindisi. (…) Segnali di vita, dall’abisso della rimozione.

Dino Frisullo (il manifesto 27/12/2001)

Attori: Danilo Cremonte (Italia/Milano); Fatmir Deskaj (Albania); Leonardo Gatti (Italia/Perugia); Yuni Roh (Corea del Sud).

Musiche dal gorgo:

Malcom Persson Braff “Valse”

Henryk Mikolaj Gorecki “Sinfonia n.3, op. 36; lento e largo”

Ustad Fateh Ali Khan “Raga I”

K. Sakara – J.L. Barreau “Dvarapala”

Sainkho “Naked spirit”

John Zorn “Shtetl”, “Never again” (da “Kristallnacht”)

Tags: , , ,